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edilizia di culto
(nuove chiese)

La costruzione di nuove chiese è un problema sempre attuale per la comunità cristiana, soprattutto in questo tempo in cui le forme e le funzioni dello spazio liturgico chiedono di essere ripensate in base alla riforma voluta dal Concilio Vaticano II.

La Chiesa, erede di un incomparabile tesoro di tradizioni architettoniche, intende conservare le testimonianze del passato e vuole accogliere anche le migliori proposte dell’arte contemporanea che si pongano al servizio del culto.

Per questo, per l’ideazione e la costruzione di nuove chiese è necessario l’impegno coordinato di tutte le componenti ecclesiali: la Commissione Episcopale per la liturgia, la Commissione CEI per l’edilizia di culto e la Consulta nazionale per i beni culturali ecclesiastici. Insieme hanno elaborato nel 1993 una Nota, che sia riferimento e stimolo al dialogo fra committenti (sacerdoti, liturgisti, popolo di Dio) e progettisti (architetti, artisti, artigiani e tecnici) a partire dalla fase dell’ideazione e configurazione di un nuovo spazio sacro, per giungere all’ arredo e alla sua utilizzazione.

chiesa della visitazione di Prato rendering dell'esterno
Chiesa della Visitazione di Prato rendering dell'esterno vista dalla piazza
Masterplan della Chiesa della Visitazione di Prato

Chiesa della Visitazione

La costruzione del complesso parrocchiale della Chiesa della Visitazione a Galciana è iniziata a settembre 2019.

La parrocchia, eretta con decreto vescovile il 30 giugno 1986 e riconosciuta civilmente con DPR. 15.11.1986 pubblicato sulla G.U. n. 282 del 2.12.1989, è attiva già dall’ottobre 1993. Il 1° novembre 1993 ne fu nominato amministratore parrocchiale don Gianluca Rosati, che il 30 giugno 2001 ne divenne parroco.

La parrocchia è situata in una zona periferia di Prato, e a causa dello sviluppo degli ultimi decenni si trova inglobata nella progressiva espansione urbanistica di Prato, pur conservando ancora un carattere proprio.

Questa zona ha notevoli problematiche sociali, un po’ come tutte le zone periferiche affollate da emigranti provenienti dal sud d’Italia e ultimamente da molti immigrati sopraggiunti da varie parti del mondo.

La zona ha conosciuto in questi ultimi tempi un ulteriore sviluppo con una crescita notevole di nuclei familiari: di qui la necessità di un complesso parrocchiale idoneo che possa far fronte alle necessità pastorali e liturgiche.

Attualmente l’attività parrocchiale si svolge in locali provvisori insufficienti (chiesa di 120 mq).

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